Il ricordo del Pontefice attraverso i tanti momenti dedicati a infermieri, medici e a tutti coloro che lavorano nel sistema
Papa Francesco (17 dicembre 1936 – 21 aprile 2025) ha più volte espresso la sua profonda gratitudine e il suo sostegno al personale sanitario, riconoscendo il loro ruolo cruciale nella cura e nell’assistenza ai malati. Le sue parole hanno spesso rimarcato l’importanza di valorizzare e sostenere coloro che si dedicano alla salute degli altri, soprattutto in tempi di difficoltà come quelli che abbiamo vissuto durante la pandemia di Covid-19. Solo poco tempo fa, in occasione della 33esima Giornata mondiale del malato dell’11 febbraio 2025: Papa Francesco aveva definito medici e infermieri “angeli di speranza” per gli ammalati.
“Prendersi cura di chi cura”
Le parole di Papa Francesco si sono tradotte spesso in un messaggio di gratitudine per tutti coloro che si dedicano alla cura della salute. È del 23 novembre 2024, durante l’udienza dei Presidenti delle Federazioni delle Professioni Sociosanitarie, il suo invito a “prendersi cura di chi cura”. Con queste parole, Papa Francesco volle sottolineare la necessità di non trascurare il benessere dei professionisti sanitari, che spesso si trovano ad affrontare situazioni di stress e di fatica. Invitò inoltre a riconoscere la generosità di chi lavora in ambito sanitario, ricambiandola in garanzia di “rispetto, stima e aiuto” nei loro confronti.
Papa Francesco, le parole per gli infermieri
Nel 2021, parlando di un suo recente intervento al colon, disse: «Mi ha salvato la vita un infermiere, un uomo con molta esperienza. È la seconda volta nella mia vita che un infermiere mi salva la vita. La prima è stata nell’anno ’57». Il riferimento è all’episodio ricordato durante un’udienza con una delegazione del Dipartimento di Odontoiatria dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” nel 2024. Raccontò di quando, ventenne, subì l’asportazione di una parte del polmone destro: «Sì, mi davano le medicine, ma quello che mi dava più forza era la mano degli infermieri che, dopo di fare le punture, mi prendevano per mano. Questa tenerezza umana fa tanto bene».
Il valore della tenerezza umana
L’invito a “coltivare la cultura della prossimità e della tenerezza” è stato anche al centro della lettera di risposta al personale infermieristico, Oss, ausiliario, del Reparto di Neuropsichiatria infantile e Neuro Pediatrico del Policlinico “Agostino Gemelli”, nel giugno del 2023. Il Pontefice li definì “santi della porta accanto” ma anche “immagine della Chiesa ospedale da campo” perché vicini a chi soffre e a chi “capita di vedere volare via”. Esortandoli ad essere “sempre buoni samaritani che si fanno carico della vita e del dolore del prossimo”.
La Giornata dell’infermiere, nell’anno della pandemia
Impossibile non citare, il messaggio inviato dal Santo Padre in occasione della Giornata Internazionale dell’Infermiere il 12 maggio del 2020, in piena pandemia da Covid-19. Ricordandone il coraggio e il sacrificio si soffermo anche sulla loro valorizzazione: «Gli infermieri e le infermiere, come pure le ostetriche, hanno diritto e meritano di essere meglio valorizzati e coinvolti nei processi che riguardano la salute delle persone e della comunità. È dimostrato che investire su di essi migliora i risultati in termini di assistenza e di salute complessiva. Occorre, pertanto, far crescere il loro profilo professionale, fornendo idonei strumenti a livello scientifico, umano, psicologico e spirituale per la loro formazione; come pure migliorare le loro condizioni di lavoro e garantirne i diritti affinché possano svolgere in piena dignità il loro servizio».
Non solo riconoscimento, lo sguardo sul sistema
Perché lo sguardo di Papa Francesco, andava al di là del semplice riconoscimento, posandosi anche sulle falle del sistema. «È ancora bruciante il ricordo della pandemia: senza la dedizione, il sacrificio e l’impegno degli operatori sanitari, molte più vite sarebbero andate perdute. A distanza di tre anni, la situazione della Sanità in Italia si trova ad attraversare una nuova fase di criticità che sembra diventare strutturale. Si registra una costante carenza di personale, che porta a carichi di lavoro ingestibili e alla conseguente fuga dalle professioni sanitarie. La perdurante crisi economica incide sulla qualità della vita di pazienti e di medici». Lo disse a novembre 2023, in occasione dell’udienza ai membri dell’Associazione Otorinolaringologi Ospedalieri Italiani e della Federazione Italiana Medici Pediatrici.
L’incontro di Papa Francesco con gli infermieri del 2018
Nel 2018, ricevette in udienza privata i membri della Federazione degli Ordini delle Professioni infermieristiche (Fnopi) e 6.500 infermieri. «È davvero insostituibile il ruolo degli infermieri nell’assistenza al malato – furono le parole di Papa Francesco -. Al pari di nessun altro, l’infermiere ha una relazione diretta e continua con i pazienti, se ne prende cura quotidianamente, ascolta le loro necessità ed entra in contatto con il loro stesso corpo, che accudisce. È peculiare l’approccio alla cura che realizzate con la vostra azione, facendovi carico integralmente dei bisogni delle persone, con quella tipica premura che i pazienti vi riconoscono, e che rappresenta una parte fondamentale nel processo di cura e di guarigione».